CAMPIONI

Dalla Paura al trionfo.

80 minuti di tensione, di paura di non farcela. La palla viaggia sempre alta, siamo tesi. Passaggi difficili, tiri dalla lunga distanza sempre poco convinti.
Il Binasco non gioca bene, ma lo fa tranquillamente, senza pressioni.
Noi no.
Il traguardo è ad un passo, basta un gol e sarà festa. Il primo tempo lo passiamo nella loro metà campo, ma ci manca la lucidità e un po’ di fortuna. Il loro portiere è bravo, ma troppe volte la palla rimbalza li davanti all’area piccola e nessuno riesce a scaraventarla dentro. Nè Harry nè Leo. Si cambia campo, Carlo cerca di scuotere i ragazzi, ma le gambe sono frenate dal caldo e dalla tensione. Nessuno però molla. Mai. Gli avversari si fanno vedere dalle parti di Gabri con angoli e punizioni, ma Corbi per fortuna non è quello di due anni fa. In panchina e in tribuna si continua nervosamente a guardare l’orologio, il tempo piano piano passa. Carlo continua ad urlare e a predicare calma e palla a terra. Gabri è nervosissimo, ad ogni occasione mancata si dispera, ma resta sempre concentrato. Il tempo inesorabilmente scorre.
Minuto 75. Aldo, il capitano, non ce la fa più, crampi continui. Sembra un brutto segno. Entra Ronny.
Minuto 80. Carlo inverte gli instancabili esterni, Marco a sinistra e Damiano a destra. E’ la mossa vincente, è il marchio dell’allenatore sulla partita. Damiano prende palla tutto defilato sulla destra, salta un uomo, ne salta un altro, arriva ai 25 metri e fa partire un bolide impressionante che si insacca la dove il portiere non può arrivare.
E’ tripudio.
E’ gioia.
E’ il traguardo di anni di lavoro.
Tutta la squadra lo rincorre, la curva esplode in festa, Camillo forse già piange…. E’ Damiano a trovare il gol decisivo, lui che è l’emblema della squadra. Umiltà, dedizione e tanto talento sono le sue caratteristiche, come lo sono di tutto il gruppo dei novantuno.
Mancano ancora 10 minuti al sogno però. Ronny si mangia il raddoppio, Corbi, la dietro, fa venire il batticuore a tutti mentre Gabri compie un uscita tempestiva mettendo anche il suo sigillo su questa partita.
Triplice fischio.
Campioni.
Regionali.
E’ ufficialmente degenero. I ragazzi si scatenano e volano sotto la curva, Harry quasi abbatte la recinzione per abbracciare suo padre. Partono i tappi delle bottiglie, si accendono i fumogeni e si aprono pure gli estintori. E’ un coro e un abbraccio continuo, ma più che altro è un emozionante susseguirsi di immagini splendide. Dalle lacrime di Camillo e Michi, all’abbraccio di Carlo e Franco. Tutti cercano tutti e nessun abbraccio o scambio di parole è banale. Dietro ci sono storie, c’è calcio ma c’è anche tanta vita. C’è una squadra che a settembre non aveva ancora capito in che categoria fosse, che a novembre era sotto di almeno dieci punti dalla Mottese e che ora finalmente può gioire per un traguardo conquistato in maniera onesta e pulita, grazie alla ricetta più semplice, un mix di lavoro, amicizia e talento.

MARCO, VALE, CASSI, LUCA E IBE RINGRAZIANO LA SQUADRA PER QUESTO FANTASTICO TRAGUARDO RAGGIUNTO!