3/01/2010

GIOVANISSIMI A

ORIONE-LA SPEZIA 2-1

MARCATORI:Vivaldini(O) 18’,Casneda(L)28’,Mazzola(O) 37’s.t.


ORIONE: Minotti,Dalla Sega,Carini,Albrizio,Vinci,Rocco,Milita,Ilfai(Vivaldini 10s.t.) Riva(Gennari 25s.t.),Mazzola,Mannara.A DISP..:Caizzi,Conte,Pontini.
ALL:Cennamo,Vianello. DIR:Rocco.
LA SPEZIA:Islam,Matondo,Gilè,Rinaldi,Teti,Bepari,Marino,Ciocca(Moscarella 12s.t.)Casneda,Osorio,(Aguilar 20s.t.),Ben Moussa.
A DISP.:Coppola,Del Gaudio.
ALL:Marino.

Quando alle 10 e 45 di Domenica 28 Febbraio l’arbitro dà il via a Orione-La Spezia quasi nessuno pensa che si troverà davanti a una partita in bilico fino all’ultimo e dalle forti emozioni.
L’Orione infatti è stabilmente al comando del girone,mentre il La Spezia si trova nella parte medio-bassa della classifica e arriva all’ostico campo di Via Strozzi(mai espugnato in campionato quest’anno) dopo un rocambolesco pareggio con i Devils.
L’inizio di gara vede un Orione alla ricerca del gol con Riva che sfiora la rete del vantaggio in due occasioni,con una pregevole girata e con un tiro dal limite che sfiora la traversa.
L’Orione cresce col passare del tempo,galvanizzato anche dalle incertezze del portiere giallo-blu Islam,che qualche anno fa il grande Giorgio Beria definì:”un portiere rubato al kebab di via Famagosta”
I padroni di casa si rendono pericolosi soprattutto su calcio d’angolo:Albrizio sfiora la traversa di testa,Carini spara alto da posizione ravvicinata con un potente destro e Mazzola tira il pallone addosso a Mannara da posizione ravvicinata.
Il La Spezia ci prova in contropiede spinto da uno scatenato Casneda,che al 25’ infila Minotti.
I compagni corrono ad abbracciarlo ma non si accorgono che l’arbitro aveva fermato tutto per posizione di fuorigioco del numero 9 giallo-blu.
Pericolo scampato per i padroni di casa che possono rientrare negli spogliatoi ancora sullo 0-0.
Cennamo non è soddisfatto,in queste partite non si possono lasciare punti per strada,il Valleambrosia e la Barona sono sempre lì,che aspettano un passo falso della capolista.
Bisogna avere quella voglia in più per dimostrare di essere più forti.
La squadra ha capito le parole del mister e rientra in campo 5 minuti prima per concentrarsi.
Così ha inizio il secondo tempo:l’Orione attacca con vigore ma la difesa degli ospiti è attenta e poi quella porta difesa da Islam sembra proprio essere stregata.
Riva,Mazzola,Mannara e Milita ci provano in tutti i modi ma la palla sembra proprio non voler entrare.
Così ritorna in mente quella mattina del 18 Ottobre,quando i bianco-azzurri lasciarono al campo di Via Famagosta gli unici 2 punti non conquistati della stagione.
Sembra una maledizione:ci vuole un colpo d’ala per sfatarla.
Così Cennamo fa la mossa che cambia la partita:esce Ilfai, che ha dato molto ed entra Vivaldini,per tutti”Viva”,quell’attaccante che con la sua velocità è diventato un incubo per i difensori.
E’ proprio lui a dare la scossa alla squadra e a farle tornare quell’entusiasmo perso con il passare dei minuti e con le diverse occasioni fallite.
Al 18’ Milita prova il tiro dalla lunga distanza:pallone rimpallato da Rinaldi che finisce sulla testa di Mannara,il quale spizzica di testa per Vivaldini.
Il numero 17 si destreggia nell’area avversaria,supera un difensore e batte Islam con un rasoterra che racchiude tutta la rabbia per le occasioni fallite prima.
Se mercoledì si era sentito il boato di Inter Chelsea sino al campo di Via Strozzi,questa volta sono i tanti tifosi di casa che fanno sentire il loro grido fino a San Siro.
Tutti i giocatori sommergono di abbracci il nuovo attaccante orionino,già a segno diverse volte in questo campionato.
Ma il La Spezia non si arrende e dimostra tutta la sua voglia di trovare il pareggio con delle velocissime ripartenze:la partita adesso è bellissima.
Al 25’Mazzola può chiudere la partita con una stupenda conclusione che si stampa sulla traversa tra l’incredulità generale.
Dopo questa conclusione l’Orione va in affanno e il La Spezia attacca a pieno organico.
Casneda fa impazzire i difensori e Minotti in due occasioni fa vedere che alla Rappresentativa non è finito per caso.
Ma le sue parate non bastano perché al 28’,dopo un’azione nella quale regna la confusione Casneda ci mette lo zampino e beffa il numero 1 della squadra di casa,infilandolo da posizione ravvicinata.
Lo stadio è gelato.
Ma i padroni di casa non ci stanno e la palla viene subito rimessa a centrocampo per riprendersi la partita.
Gli schemi saltano,si tirano fuori le ultime forze per cercare quel gol importantissimo che cambierebbe il campionato.
L’arbitro segnala 2 minuti di recupero che sembrano scorrere velocissimi.
Mancano ormai trenta secondi,niente se si pensa ai 60 minuti giocati.
Ma sono 30 secondi decisivi.
Rocco conduce il pallone a centrocampo e vede Mazzola che si sbraccia come un dannato per essere servito.
Il centrocampista lascia così partire un preciso lancio per il numero 9,che sbaraglia un difensore e si avvia verso la porta di Islam.
Il silenzio si fa totale.
Mazzola percorre qualche ,metro di campo fino a incontrare Islam,lo salta e deposita il pallone in rete per un gol pesantissimo che scatena i tifosi di casa e i giocatori in campo.
Il campo di Via Strozzi è una bolgia.
Qualche secondo dopo l’arbitro fischia la fine e permette all’Orione di conquistare tre punti tanto importanti quanto insperati per quello che si è visto nei minuti finali.
I padroni di casa non hanno offerto una grande prova di gioco,il pareggio ci poteva stare,ma la capolista aveva qualcosa in più:il cuore!

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